Onnivori, vegetariani, vegani…

Nessuno obbliga nessuno a mangiare o a evitare questo o quell’alimento. Ognuno può decidere di nutrirsi da qualunque fonte che trova pronta o che è in grado di procurarsi in autonomia coltivandola o allevandola.
La stragrande maggioranza della popolazione mondiale dipende alimentarmente da chi alleva e coltiva. Da chi trasforma e distribuisce e da chi vende in luoghi accessibili più o meno diffusi.

Nessuno obbliga nessuno a nutrirsi o a evitare questo o quell’alimento.

Nessuno, tranne i numerosi attivisti anti allevamenti e il sistema pubblicitario che cerca di creare attenzione su ogni prodotto di cui si occupa quale che sia la sua qualità nutrizionale e gli effetti sulla salute di chi se ne ciba.

Siamo tuttavia sempre liberi di scegliere. Senza dimenticare che ci sono miliardi di persone che scelgono di delegare allevamenti e coltivazioni a chi se ne fa carico.

Se quanto viene prodotto non venisse richiesto e consumato, state certi che “il sistema” non lo produrrebbe.
Siamo tutti parte del sistema e tutti dipendiamo dal cibo o da chi ce ne assicura la reperibilità.

Ma siamo noi, ognuno di noi, che dobbiamo acquisire l’abitudine a informarci e a verificare le “informazioni” e gli stimoli che ci raggiungono da ogni dove.

Io sono onnivoro e grato a chi mi solleva dalla fatica di procurarmi il cibo da solo.

La mia gratitudine si manifesta con l’acquisto che scelgo di fare, selezionando cosa preferisco, cosa mi posso permettere e da chi acquistarlo secondo i miei criteri di valutazione, di possibilità e di applicazione di un personale spirito critico che mi formo. Come?

Informandomi, cercando di non farmi influenzare se non dalla conoscenza di come stanno le cose in dettaglio.

Per questo, per approfondire come stanno le cose nel settore avicolo, ho fondato:

www.nutriamocidibuonsenso.it

e

www.moreaboutchicken.com

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Autore: Staff