FENO O GENO?

Chissà quante volte avete sentito parlare di genetica.

E chissà quanti sanno di cosa si tratta o ha reale dimestichezza con il suo significato e con i termini Genotipo e Fenotipo.

Il dato vero è che solo pochissime persone hanno la curiosità o l’opportunità di informarsi e approfondire questo tema, che è alla base della conoscenza di come ogni essere vivente, generato da altri esseri viventi, assume caratteristiche diverse in funzione di tante variabili, alcune di queste intuibili, ma nei fatti dipendenti da tanti fattori non visibili se non tramite lo studio scientifico.

Ed è su questa carenza di conoscenza e di approfondimento scientifico che si basano le fake news di chi critica gli allevamenti intensivi protetti.

I principi della genetica si possono infatti applicare al genere umano come a qualsiasi altro essere vivente (piante, animali, insetti, …) e il loro studio è alla base delle osservazioni che contribuiscono a selezionare che animali allevare consentendone la naturale riproduzione. Quello che avviene nel settore avicolo lo abbiamo già descritto qui:

https://nutriamocidibuonsenso.it/come-funziona-la-filiera-avicola-che-fornisce-la-carne-di-pollo-e-le-uova/

Per quanto riguarda l’uomo queste conoscenze si rivelano importanti non solo per lo studio della trasmissione dei caratteri più comuni, ma anche per quello delle varie malattie.

L’inizio di uno studio sistematico di questa disciplina è attribuito a Gregor Mendel, definito padre della genetica. Era un monaco agostiniano del monastero di Brno, in Moravia, nato a Heinzerdorf nel 1822, da genitori agricoltori.

Qui non intendiamo scrivere un trattato scientifico, bensì offrire una spiegaione essenziale per consentire a chiunque di capire a cosa si riferiscono i termini Fenotipo e Genotipo.

Per quale motivo lo facciamo in questo blog? Perché, occupandoci di contrastare le accuse rivolte agli allevatori avicoli professionali, incontriamo spesso affermazioni che vorrebbero attribuire agli allevamenti il ruolo di “manipolatori genetici”. Queste accuse sono infondate e derivano certo dall’ignoranza di chi le diffonde o, peggio, da chi decide di alterare strumentalmente significati di termini che si prestano ad evocare percezioni suggestive.

Il termine genotipo deriva dal tedesco Genotypus che a sua volta deriva dall’unione di “Gen” (gene) con il termine greco “τύπος” ovvero tipo. Si riferisce all’insieme di tutti i geni che compongono il DNA (corredo genetico o identità genetica o costituzione genetica) di un organismo o di una popolazione.

L’insieme dei geni di un individuo è detto genotipo che è tutto quello che si trova nei cromosomi. I geni non sono visibili a occhio nudo senza strumenti adatti.

L’insieme dei caratteri di un individuo è detto invece fenotipo che è tutto ciò che possiamo osservare di un individuo, come altezza, colore degli occhi, colore dei capelli, lineamenti …

Per chi volesse approfondire il tema della trasmissione dei geni che determinano i fenotipi agevoliamo un link:

https://www.unife.it/medicina/scienzemotorie/minisiti-LT/patologie-sensibili-allattivita-motoria/modulo-di-genetica-medica/aa-2015-16/la-trasmissione-dei-caratteri-ereditari_1.pdf

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Autore: Staff