Il settore avicolo rappresenta una componente vitale dell’agroalimentare italiano, contribuendo significativamente all’economia e alla dieta nazionale. Tuttavia, emerge una problematica relativa alla comunicazione tra questo settore e i consumatori. Nonostante le numerose innovazioni e le pratiche di allevamento responsabile adottate, il settore tende a rimanere silenzioso, limitando la comunicazione esterna a spot pubblicitari che spesso non riescono a trasmettere la sostanza delle azioni positive intraprese.
La mancanza di un dialogo aperto e informativo con i consumatori può portare a una percezione distorta del settore, alimentata da attacchi mediatici e campagne di disinformazione. Questo scenario sottolinea l’importanza di una strategia comunicativa efficace che possa illustrare le migliori pratiche di allevamento e i passi avanti compiuti, soprattutto in termini di benessere animale e sostenibilità ambientale.
Un esempio di comunicazione trasparente e responsabile è stato evidenziato durante un convegno organizzato dalla rivista Mark Up e dalla Fiera di Forlì, dove si è discusso della necessità di fornire informazioni corrette ai consumatori, che spesso si trovano disorientati di fronte a informazioni fuorvianti diffuse online. È stato sottolineato come solo il 3% dei consumatori italiani sia a conoscenza che il 99% del pollo consumato nel Paese è nato, cresciuto e macellato in Italia, e che da più di 50 anni il pollo da carne non è allevato in gabbia: a questo proposito è bene ricordare che quando si parla di gabbie ci si riferisce ad una pratica superata e in via di graduale abbandono e, soprattutto, relativa unicamente alle galline ovaiole che un tempo venivano allevate in gabbia per una questione “pratica” di raccolta delle uova.
Fra le cose poco comunicate e tuttavia ancora molto presenti nelle fake news degli attivisti più attivi è utile sottolineare che il settore avicolo italiano (ma anche in tutta Europa) il benessere animale garantito negli allevamenti è sempre più elevato e per certi versi potremmo anche dire che è quasi esagerato. È comunque un fatto che merita di essere comunicato e valorizzato perché queste informazioni, se adeguatamente diffuse, potrebbero contribuire a rafforzare la fiducia dei consumatori e a migliorare l’immagine del settore.
La sfida per il settore avicolo è quindi quella di sviluppare una comunicazione che sia non solo informativa, ma anche coinvolgente, in grado di educare i consumatori e di contrastare le narrazioni negative.
È fondamentale che gli operatori del settore si impegnino a trasmettere i valori e le pratiche che guidano l’allevamento avicolo, promuovendo una maggiore consapevolezza e apprezzamento per i prodotti avicoli in ogni nazione.
Il settore avicolo ha l’opportunità di trasformare la comunicazione in uno strumento strategico per la salvaguardia della propria reputazione. Attraverso un dialogo aperto e costruttivo con i consumatori, è possibile non solo difendere l’immagine del settore, ma anche promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità, elementi chiave per il successo in un mercato sempre più attento alla qualità e all’etica che si sviluppa in ogni attività di produzione responsabile.