Scopri l’errore

Spesso vengono pubblicate immagini nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su aspetti dell’allevamento di animali protetti considerati negativi. Immagini come questa, ad esempio:

Immagini come queste sono allo stesso tempo vere e false o perlomeno poco precise.

C’è infatti un errore di fondo: riguarda l’aspettativa di vita.

Il termine è infatti improprio e persino scorretto nel contesto degli allevamenti protetti in cui il benessere degli animali è, al contrario, importante e particolarmente curato.

D’altro canto, l’immagine qui sopra indica correttamente la durata prevista della vita degli animali nati solo per decisione umana, poiché destinati a fornire cibo all’umanità e, per alcune parti e in alcuni casi, anche alla produzione di cibo per animali domestici e per gli zoo (o ambiti simili), come ad esempio, le scatolette e le crocchette.

Il pollame allevato all’aperto e da cortile è invece spesso gestito a livello amatoriale, non sempre e non solo a scopo alimentare (uova escluse). La loro vita naturale in questi casi può certo essere più lunga, ma anche più breve a causa della scarsa capacità (anche economica) degli allevatori amatoriali e/o dei piccoli allevatori di seguire e sostenere tutte le pratiche necessarie a tutelare la salute degli animali (vaccinazioni, cure veterinarie, etc).

L’immagine appena considerata è incompleta anche perché manca il dato relativo ai polli da carne a crescita lenta, che vengono allevati per un periodo di tempo circa doppio rispetto a quello di un pollo da carne “convenzionale” (i cosiddetti broiler).

Gli animali “a crescita lenta” sono il risultato delle richieste delle associazioni animaliste, organizzate a livello europeo, che, con una certa ipocrisia, hanno chiesto all’industria di allevare gli animali per un periodo di tempo più lungo, cosa certamente possibile (anzi, l’industria ha dimostrato di ascoltare e di saperlo fare), ma che incide inevitabilmente sul costo complessivo che il consumatore dovrà pagare (circa il doppio) e sull’impatto ambientale, perché ogni animale a crescita lenta raggiunge gli obiettivi necessari per entrare nella catena alimentare umana dopo il doppio (circa) dei giorni, consumando quindi il doppio di energia, cibo, acqua, spazio… rispetto ai polli da carne convenzionali.

Non bisogna dimenticare che l’agricoltura protetta e l’agricoltura amatoriale nascono per scopi molto diversi:

  • Gli allevamenti protetti mirano a produrre cibo sano, accessibile e a prezzi accessibili per l’umanità. Il loro sviluppo si basa sulla selezione degli animali più efficienti, prendendosi cura del loro allevamento e del loro benessere lungo tutta la filiera.
  • Quelle amatoriali invece nascono per iniziative individuali che hanno generalmente come scopo la partecipazione all’estetica animale e lo scambio tra appassionati.

Su questo sito e su www.moreaboutchicken.com potete trovare approfondimenti come questo che state leggendo, su molti degli argomenti più attuali del settore, curiosità e smentite sulle fake news che circolano sugli allevamenti protetti.

Potete trovare anche chiarimenti sulla questione dei pulcini maschi che, tra l’altro, sottolineiamo, riguarda solo le galline ovaiole, ed è un fattore di miglioramento degli sviluppi degli allevamenti intensivi costantemente in evoluzione.

Alcuni approfondimenti qui:

https://nutriamocidibuonsenso.it/polli-o-galline-le-differenze/

https://nutriamocidibuonsenso.it/il-benessere-degli-animali-e-la-sostenibilita-sono-sempre-al-centro-delle-pratiche-di-produzione-delle-uova/

https://nutriamocidibuonsenso.it/lo-comprereste-un-pollo-a-50-euro-al-supermercato/

https://nutriamocidibuonsenso.it/il-sessaggio-in-ovo-e-lintelligenza-artificiale/

Altri approfondimenti potete trovarli utilizzando la funzione di ricerca che in questo sito e su www.moreaboutchicken.com è identificabile con la lente d’ingrandimento a fianco della quale appare uno spazio in cui potete scrivere una parola chiave che vi interessa verso la quale il sito vi indirizzerà.

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Autore: Staff