C’è un sistema di finanziamento a sostegno degli attivisti sui ‘diritti degli animali’?
Si c’è ed è un sistema ben organizzato che raccoglie e riceve fondi per sostenersi. Le campagne rivolte al pubblico più sensibile ai temi del benessere degli animali generano sovvenzioni da fondazioni create ad hoc e donazioni da parte di individui disposti a finanziare queste attività.
Dai dati riscontrabili su internet queste forme di sostegno sono anche trasparenti e appare chiaro che siano di non poco conto. Al punto che viene da chiedersi se l’utilizzo di questi fondi sia adeguato agli scopi per cui ogni associazione è stata istituita e se, come dovrebbe, ogni associazione abbia l’obiettivo di cessare di esistere quando l’obiettivo che si è prefissata sia raggiunto.
Per approfondire i bilanci e per valutare quanto denaro viene speso per gli scopi e quanto per mantenere le persone che lavorano lì serve del tempo (e molte risorse).
Per farvi un’idea delle dimensioni dei finanziamenti che giungono agli attivisti vi invitiamo a consultare il documento che trovate a questo link (o questo SK18), che contiene altri collegamenti di approfondimento.
Ciò che è certo è che l’elenco delle obiezioni sollevate da queste associazioni viene aggiornato con nuove obiezioni appena quella in corso viene risolta o è in fase di risoluzione.
Intervistare i vari manager di queste organizzazioni per ottenere risposte su questi temi non è facile.
In Italia i responsabili delle organizzazioni e dei movimenti che ne nascono non si fanno intervistare facilmente. Sono più propensi a pubblicare e far pubblicare documenti e filmati senza possibilità di confronto con chi potrebbe smontare le loro affermazioni e le loro costruzioni video.
Se qualcuno volesse inviarci particolari commenti o documenti, siamo aperti.
Scriveteci usando: https://nutriamocidibuonsenso.it/contatti/