Nutrire il Pianeta: il pollame alimento strategico

Il settore zootecnico ha la grande missione di produrre cibo che sia economicamente accessibile, buono, sicuro e di qualità. Tuttavia questa sua funzione troppo spesso non viene riconosciuta e sottovalutare questa sua caratteristica porta alla conseguenza di dare per scontata questa funzione che invece, nei fatti, è anche di grande responsabilità e utilità sociale.

Il comparto avicolo occupa una parte significativa del sistema che genera nutrimento per il Pianeta, e in particolare la carne di pollame rappresenta un alimento strategico che può davvero fare la differenza.

Grazie alle sue proteine nobili ad alto valore biologico, il pollame fornisce tutti gli amminoacidi essenziali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare da solo, e che quindi deve obbligatoriamente ottenere dagli alimenti. Basti pensare che questa componente proteica di alta qualità varia tra il 15 e il 35% e può aumentare fino al 60% dopo la cottura. Per cui possono essere sufficienti 100-150 grammi di carne di pollo già cotta e pronta da mangiare per coprire in modo efficiente l’intero fabbisogno proteico giornaliero di un adulto di 70 kg. E questo non è banale, specialmente in un periodo in cui c’è “fame” di proteine, con la conseguente continua ricerca di fonti proteiche affidabili.

La carne avicola è anche tra le più digeribili ed è particolarmente adatta nelle fasi delicate della vita, come la gravidanza, lo svezzamento, nei bambini in crescita e negli anziani. La carne di pollame non è solo proteine complete ad alto assorbimento, ma anche vitamine del gruppo B come tiamina, niacina, vitamina B6 e acido pantotenico, vitamine liposolubili A, D, E, K, acidi grassi essenziali, come gli acidi linoleico e alfa-linolenico, e minerali ad alta biodisponibilità, come ferro, zinco, rame, selenio e magnesio, che la rendono un alimento prezioso e dall’elevata qualità nutrizionale.

A proposito di grassi, il contenuto lipidico di pollo e tacchino è molto basso, pari a circa l’1% nei tagli più magri, come petto di pollo e groppa di tacchino, fino ad un massimo del 17% nelle ali e nelle cosce di pollo, composto prevalentemente da acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, benefici per la salute.

La carne di pollo può essere considerata una buona fonte di omega-3 e in particolare di PUFA a catena lunga EPA e DHA, che sono proprio quelli essenziali che il nostro organismo non riesce a sintetizzare in modo efficiente, biologicamente attivi e associati a numerosi effetti benefici per la salute.

La carne di pollame infatti non è solo nutriente, ma anche benefica. Viene consigliata ad esempio nella pratica clinica per la prevenzione dell’ictus ai pazienti ad alto rischio, in quanto è stato rilevato che un suo elevato consumo è correlato a una riduzione del 13% dell’incidenza di ictus, grazie all’effetto protettivo dei suoi grassi polinsaturi.

Anche livelli di consumo superiori alle comuni raccomandazioni sono associati ad effetti benefici: ad esempio è stata registrata un’associazione inversa per la mortalità totale e la mortalità per cancro, con un significativo effetto protettivo. Inoltre, non è stata trovata nessuna associazione tra un alto consumo di pollame e tumore del colon-retto, anzi è emersa una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, sovrappeso e obesità, insulino-resistenza e diabete mellito di tipo 2.

La letteratura scientifica è ricca di studi condotti in tutto il mondo che hanno fornito risultati solidi sull’associazione tra consumo di carne di pollame, dieta equilibrata e buona salute. Lo studio EPIC ad esempio ha mostrato che il consumo di pollame insieme ad uno stile di vita sano è associato ad una riduzione del rischio di mortalità, ottenendo protezione anche verso alcuni tipi di cancro, come quello al polmone ed esofageo, dove alti livelli di consumo di pollame hanno fatto registrare una riduzione totale del rischio del 53%. Grazie a tecniche di laboratorio sempre più innovative, sofisticate e performanti, sono state scoperte sostante di cui prima non eravamo a conoscenza, come nuovi antiossidanti specifici della carne di pollo, con effetti protettivi contro varie malattie ossidative legate allo stress, come diabete, ischemia, cancro, invecchiamento e malattie neurodegenerative.

Anche le review più nuove di recente pubblicazione confermano quanto emerso dallo stato dell’arte della letteratura scientifica, raccomandando un maggior consumo di pollo fresco (quindi non processato*) usando metodi di cottura salutari e sottolineando l’importanza di progredire con ulteriori studi sperimentali per chiarirne gli effetti specifici sulla salute umana. La rilevanza della carne di pollame è stata riconosciuta anche dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), che afferma che come alimento economico può essere utile per combattere la malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo, aiutando a soddisfare in modo efficiente le carenze di nutrienti essenziali.

Ma anche nei Paesi occidentali sviluppati il consumo di carne di pollame contribuisce significativamente a promuovere la qualità nutrizionale complessiva e un buono stato di salute, rivelandosi un cibo risolutivo per nutrire efficacemente la popolazione mondiale.

*cosa sono i cibi processati:

Dr.ssa Assunta Susanna Bramante

Diet and Nutrition Adviser, Meat Specialist, Science Communicator, Agronomo PhD in Produzioni Animali, Sanità e Igiene degli Alimenti nei Paesi a Clima Mediterraneo – www.genbioagronutrition.blogspot.comwww.susannabramante.blogspot.com

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Autore: Staff

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