Una “ricerca sulle ricerche” del settore avicolo

Il settore avicolo commissiona periodicamente sondaggi e ricerche su di sé e su come viene percepito dal pubblico. Abbiamo qui di seguito svolto “una ricerca su queste ricerche” per fornirne una sintesi e una lettura che sia comprensibile anche a chi non è preparato su questi argomenti e tuttavia viene stimolato a riflessioni senza avere guide certe.

Abbiamo pensato di fare questa sintetica “ricerca sulle ricerche” per confermare il nostro non essere “di parte”. Siamo semplicemente sostenitori dei dati scientifici e della necessità di alimentare il Pianeta seguendo criteri di analisi e ricerca dei passi indispensabili per produrre cibo sano e accessibile a ormai 8 miliardi di persone che popolano la Terra. E siamo anche sostenitori della necessaria trasparenza comunicativa sui metodi che vengono utilizzati e dei relativi perché. Se lo abbiamo fatto scegliendo il settore avicolo è perché riteniamo che sia il settore più efficiente, economico e con l’impronta ecologica più sostenibile.

Per sintetizzare quanto è disponibile e pubblico abbiamo proceduto in questo modo:

Identificazione dei temi chiave: abbiamo analizzato le ricerche e i sondaggi “raggiungibili” per individuare gli argomenti principali trattati, che possono includere il benessere degli animali, la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare, le preferenze dei consumatori, l’innovazione tecnologica e l’economia del settore.

Riepilogo dei risultati: abbiamo estratto i dati più significativi e le conclusioni principali di ogni studio. Ad esempio, riassumendo i risultati di un sondaggio sulle percezioni dei consumatori riguardo al benessere dei polli o sintetizzando le scoperte di una ricerca sull’impatto ambientale della produzione di uova.

Confronto e correlazione: abbiamo poi messo a confronto i risultati di diversi studi per identificare tendenze, punti di accordo o discordanze tra le varie ricerche per crearci una visione più completa e sfaccettata.

Sintesi in un formato chiaro: la sintesi che ne è emersa l’abbiamo scritta in modo organizzato e di facile comprensione, utilizzando un linguaggio chiaro e privo di tecnicismi eccessivi, sintetizzando le percezioni pubbliche sul settore avicolo in Italia e in Europa, basandoci quindi sulle ricerche e i sondaggi disponibili. Abbiamo suddiviso le informazioni per temi principali per facilitarne la lettura.

NB: Per ricerche o sondaggi ancora più specifici siamo sempre disponibili a fornirli se ce li richiedete via mail usando la sezione https://nutriamocidibuonsenso.it/contatti/ o https://moreaboutchicken.com/contact/

Ecco il risultato della “ricerca sulle ricerche”:

Benessere animale

Le ricerche ci hanno mostrato un forte e crescente interesse da parte dei consumatori italiani ed europei verso il benessere degli animali da allevamento, inclusi i polli e le galline ovaiole.

Poca conoscenza vs. alta preoccupazione: la maggior parte dei consumatori si dichiara preoccupata per il benessere animale e desidera standard più elevati, ma allo stesso tempo, molti non sono sufficientemente informati sulle pratiche attuali del settore avicolo nel proprio paese. C’è quindi un divario tra la percezione e la conoscenza effettiva.

Disponibilità a pagare: numerosi sondaggi indicano che una percentuale elevata di consumatori, in particolare in Italia, si dice disposta a pagare un prezzo maggiore per prodotti che garantiscano il benessere animale. Tuttavia, quando si tratta di fare la spesa, le scelte d’acquisto sono spesso guidate dal fattore economico e i consumatori tendono a optare quindi per l’opzione più economica. La disponibilità a pagare in più, spesso non supera una soglia del 10%.

Definizione di “Benessere”: per i consumatori, il concetto di benessere animale si lega principalmente a spazi adeguati e alla libertà da stress e malattie. Le ricerche scientifiche, come quelle dell’EFSA https://www.efsa.europa.eu/it o https://www.efsa.europa.eu/en (Autorità europea per la sicurezza alimentare), raccomandano pratiche come l’eliminazione della mutilazione e delle gabbie, che influiscono direttamente sulla percezione del pubblico.

Sostenibilità ambientale

La sostenibilità è diventata una preoccupazione cruciale per il pubblico e il settore avicolo sta lavorando per affrontare queste aspettative.

Preoccupazioni principali

Le principali critiche e preoccupazioni dei consumatori riguardano l’impatto ambientale degli allevamenti, in particolare l’inquinamento di suolo e falde acquifere e il legame tra la produzione di mangimi (es. soia) e la deforestazione.

Progressi e sfide del settore

Le aziende avicole investono costantemente in tecnologie e pratiche per ridurre il loro impatto, ad esempio attraverso l’efficienza nell’uso delle risorse (acqua e mangime) e la riduzione delle emissioni. Tra le altre considerazioni l’industria sottolinea spesso come il ciclo di vita del pollame sia relativamente breve, il che si traduce in un minor impatto ambientale rispetto ad altri tipi di allevamento.

Innovazione per la sostenibilità

La ricerca nel settore avicolo si concentra da tempo sullo sviluppo di razze sempre più efficienti, che consumano meno mangime e acqua, e sull’utilizzo di additivi alimentari che migliorano la salute degli animali e riducono l’impatto ambientale.

Sicurezza Alimentare

La sicurezza degli alimenti è una delle principali preoccupazioni dei consumatori, con alcune specificità che riguardano il settore avicolo.

Timori e percezioni: i consumatori sono particolarmente preoccupati per i residui di antibiotici, ormoni e altri contaminanti chimici nelle carni. In Italia, in particolare, la paura di virus animali come l’influenza aviaria è più alta rispetto alla media europea.

Fiducia nelle fonti: in generale, i consumatori ripongono più fiducia negli scienziati e nelle organizzazioni di tutela dei consumatori per quanto riguarda le informazioni sui rischi alimentari, più che nelle istituzioni pubbliche o nelle aziende stesse. Quella sull’ascolto di quanto proviene dalla scienza rappresenta tuttavia un costante problema di credibilità per via di alcune campagne che sul settore scientifico raccolgono risultati discrepanti fra enti scientifici diversi.

Tracciabilità e origine: l’origine dei prodotti e la tracciabilità sono fattori molto importanti per i consumatori italiani, che tendono a modificare le proprie abitudini alimentari più facilmente in seguito a notizie su rischi legati al cibo. Questo rende evidente che la trasparenza e la comunicazione chiara da parte del settore sono fondamentali, seppure mai sufficienti, per mantenere la fiducia del pubblico.

Tuttavia è bene chiarire meglio la differenza esistente tra
le percezioni generaliste dei consumatori
e le critiche specifiche sollevate da attivisti, ONG e report investigativi.

Le informazioni appena indicate sono una sintesi delle percezioni pubbliche, cioè di ciò che emerge dai sondaggi e dalle ricerche su larga scala condotte su campioni rappresentativi della popolazione. In altre parole, rappresentano la visione del consumatore medio, che spesso non è a conoscenza dei dettagli più tecnici o delle critiche più aspre.

Le critiche che il settore subisce da parte di associazioni animaliste, gruppi ambientalisti e giornalisti d’inchiesta sono invece spesso molto più precise e dettagliate. Ne elenchiamo qui una sintesi:

Benessere animale: la critica specifica

Le ONG e gli attivisti non si limitano a chiedere “più benessere”, ma denunciano problemi specifici legati ai sistemi di allevamento intensivo:

Sofferenza nei capannoni: le denunce riguardano la densità elevata dei capi all’interno dei capannoni, che limita il movimento e causa stress. La selezione genetica spinta, che fa crescere gli animali in tempi brevissimi, è spesso indicata come la causa di problemi scheletrici, zoppie e infarti.

Mutilazioni: nonostante alcune pratiche siano state ridotte, ci sono ancora denunce sull’uso di pratiche come il taglio dei becchi delle galline ovaiole, che viene considerato una mutilazione necessaria per prevenire atti di cannibalismo dovuti allo stress da sovraffollamento.

Fine vita e macellazione: le critiche si concentrano anche sulle condizioni di trasporto degli animali e sulle procedure di macellazione, che vengono giudicate come non sufficientemente indolori.

Sostenibilità ambientale: la critica dettagliata

Le critiche ambientali non sono generiche, ma puntano il dito su specifici impatti:

Inquinamento da deiezioni: la gestione dei rifiuti organici (letame e liquami) è un punto critico. La loro eccessiva concentrazione può inquinare le acque superficiali e sotterranee con azoto e fosforo.

Impronta idrica e carbonica: sebbene il settore avicolo abbia un’impronta inferiore rispetto ad altri, le critiche sottolineano comunque l’elevato consumo di acqua e la produzione di gas serra, in particolare metano e protossido di azoto. Viene criticato anche il fatto che una parte del mangime (soprattutto soia) provenga da zone ad alto rischio di deforestazione.

Resistenza agli antibiotici: le associazioni sanitarie e ambientaliste evidenziano come l’uso massiccio di antibiotici, anche a scopo preventivo, contribuisca al problema globale dell’antibiotico-resistenza, con conseguenze potenziali anche per la salute umana.

In sintesi, la discrepanza di percezioni o critiche che avrete notato, dipende dal fatto che il “grande pubblico” percepisce il problema in modo generico e a volte superficiale (“voglio che gli animali stiano bene”), mentre i critici del settore (attivisti, scienziati, ecc.) hanno mire precise e dettagliate sulle problematiche e le denunciano, con dati specifici e report investigativi che spesso -nel caso degli attivisti- sono però dettati da suggestioni personali e da interpretazioni strumentali di dati e apparenti evidenze che andrebbero lette con più serietà e maggiore conoscenza sul piano scientifico.

Gli approfondimenti che contrastano le visioni degli attivisti e delle ONG -in modo puntuale e libero da condizionamenti o intenti strumentali- li trovate facilmente navigando nel nostro sito, anche cercando le parole chiave sui temi che vi stanno più a cuore.

Nel caso non trovaste quello che cercate scriveteci pure qui: https://nutriamocidibuonsenso.it/contatti/  o https://moreaboutchicken.com/contact/

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Autore: Staff